Perché Facebook Ads e Google Ads devono lavorare insieme?

5 minuti   Digital Strategy

By Elisabetta Gallucci

Perché Facebook Ads e Google Ads devono lavorare insieme?

Di cosa parleremo oggi

Con un processo di acquisto sempre più multichannel, vuoi rischiare di non essere scelto dal tuo potenziale acquirente?

Vediamo insieme come e perché approcciarsi a più piattaforme in un mondo in cui la customer journey è sempre più multicanale e multidevice e i funnel di vendita sono sempre più lunghi ed elaborati.

Il messy middle

La regola del 7 è forse il concetto di marketing più antico.
Essa afferma che un potenziale cliente deve interagire con il tuo messaggio di marketing più volte (in genere 7) prima di acquistare.

In un mondo sempre più multicanale e multipiattaforma non stupisce vedere processi di acquisto ancora più lunghi e articolati.

Alcuni ricercatori Google hanno sviluppato un modello comportamentale chiamato messy middle che esemplifica il caotico percorso che il consumatore compie tra il momento in cui realizza di aver bisogno di un prodotto o di un servizio e il momento in cui finalizza l'acquisto.

Alcuni ricercatori Google hanno sviluppato un modello comportamentale chiamato messy middle che esemplifica il caotico percorso che il consumatore compie tra il momento in cui realizza di aver bisogno di un prodotto o di un servizio e il momento in cui finalizza l’acquisto.
Da una ricerca Google è emerso che il 44% dei consumatori sceglie nella fase di acquisto un brand diverso da quello inizialmente preso in considerazione e questo proprio grazie alla fase esplorativa che ha preceduto l’acquisto stesso.
Ecco perché è fondamentale accompagnare l’utente in questo lungo peregrinare, continuando ad essere presenti come brand nelle sue ricerche e nelle sue navigazioni online, mantenendo alto il ricordo.

 è fondamentale accompagnare l’utente nella fase esplorativa fino all'acquisto, continuando ad essere presenti come brand nelle sue ricerche e nelle sue navigazioni online

L’utilizzo di Facebook e Google insieme è un ottimo modo per raggiungere questo obiettivo, soprattutto perché mostrano gli annunci in diversi formati ad un pubblico abituato a navigare con più dispositivi e su più piattaforme.

Entrambi i canali hanno modo di colpire gli utenti nelle diverse fasi del funnel, in svariati posizionamenti, con ottime potenzialità di targeting e retargeting, al contempo ognuno ha caratteristiche uniche e potenti e, se usati in combo, possono dare grosse soddisfazioni!

Processo di acquisto: emozione vs logica

Ogni individuo ha delle necessità che esprime in maniera diretta o meno, si parla a tal proposito di sfera del bisogno e sfera di interesse.

La sfera del bisogno è l’insieme di tutti gli interessi che un singolo utente esprime direttamente. Nello specifico si intende il tipo di azione consapevole che una persona mette in atto quando naviga nel web a scopo personale o lavorativo.

La sfera di interesse è l’insieme di tutti gli interessi che un singolo utente esprime indirettamente. Nello specifico si intende il tipo di azione inconsapevole che una persona mette in atto quando naviga nel web.

Facebook rappresenta l’emozione, Google la logica. Facebook lavora nella sfera di interesse, Google in quella del bisogno. Infatti, mentre sui social gli utenti vengono colpiti dalla pubblicità in modo diretto, stimolando le loro emozioni, desideri e bisogni inconsci; su Google l’utente trova quello che sta cercando nel momento esatto in cui lo cerca (questo è vero soprattutto per le campagne search e shopping che sono le campagne più conosciute e usate in google ads).

domanda consapevole e domanda latente: le due parti dell'iceberg

Aumenta la consapevolezza del marchio con Facebook, fai goal con Google

Google e Facebook rappresentano la percentuale più alta nella spesa pubblicitaria digitale con un 52,4% combinato nel 2021 (dai un’occhiata qui). Usare in modo sinergico i due più forti player è una strategia di marketing digitale essenziale.

Perché usare Facebook?

  • Dà visibilità a costi abbastanza contenuti;
  • Ha capacità di profilazione avanzate;
  • Consente di fare pura pubblicità visuale.

Perché usare Google?

  • Risponde a domanda precisa, puntuale e che necessita di soluzione immediata;
  • Consente di fare pubblicità visuale su più di più di 2 mln di siti;
  • Permette di raggiungere più del 90% degli utenti di internet.

Cosa hanno in comune Facebook e Google?

  • Hanno entrambi la possibilità di raggiungere gli utenti in diverse fasi della canalizzazione di vendita;
  • Offrono vaste reti di posizionamento degli annunci;
  • Hanno la capacità di raggiungere potenziali clienti in base a interessi, dati demografici e posizione;
  • Hanno eccellenti funzionalità di retargeting e targeting basato sul pubblico.

Google Ads, come Facebook, ha la possibilità di creare audience di retargeting e prospecting che possono essere colpite con campagne display e video, ma il suo principale punto di forza è la rete di ricerca e shopping, che rispondono alla domanda diretta degli utenti.

Secondo una ricerca wordstream l’advertising di facebook porta ad un incremento del 34% delle ricerche di un prodotto o brand (rispetto ad un +31% dato da attività google display).

Secondo una ricerca wordstream l’advertising di facebook porta ad un incremento del 34% delle ricerche di un prodotto o brand (rispetto ad un +31% dato da attività google display).

Questo non deve stupirci in quanto molti utenti che vedono le tue inserzioni su Facebook potrebbero essere interessati all’offerta, ma vogliono saperne di più sulla tua azienda e su cosa vendi. Pertanto, invece di fare clic sull’annuncio, lasciano Facebook e cercano il nome del tuo marchio per ottenere le informazioni che desiderano. Diventa dunque fondamentale avere campagne di brand protection su Google con messaggi coerenti ai tuoi annunci Facebook.

In questo modo, il tuo pubblico freddo su Facebook troverà esattamente ciò che stava cercando su Google.

Spunti pratici per combinare Facebook + Google Ads

Spunti pratici per combinare Facebook + Google Ads

Spunti pratici per combinare Facebook + Google Ads

Vediamo ora qualche spunto pratico che possa ispirarti nella costruzione di strategie che vedano la sinergia tra Facebook e Google.

Su Google

1) Fai una campagna di Brand Protection

Come detto sopra Facebook è il canale perfetto per aumentare la consapevolezza del marchio, occorre quindi poi assicurarsi che chi ci ha visti sui social e ci ricerca su google ci trovi.

2) Utilizza in RLSA, display o campagne YT un pubblico di remarketing che ha interagito con annunci Facebook

Facebook, rispetto a Google, riesce ad essere chirurgico nella scelta degli interessi dell’audience. Potrebbe dunque essere molto interessante targetizzare utenti che hanno cliccato sulle ads facebook provenienti da campagne che avevano come targeting interessi specifici oppure lookalike di liste utenti ad alto valore.

3) Scrivi annunci coerenti con i copy su Facebook

Un messaggio coerente rassicura l’utente e crea fiducia nei confronti del marchio; pertanto scrivere annunci che spingano gli stessi plus del prodotto/servizio e magari usare le stesse espressioni è fortemente consigliato.

4) Utilizza creatività vincenti Facebook per campagne video/yt

Il testing creativo su Facebook è molto più veloce rispetto a Google, specie con l’avvento degli annunci adattabili che consentono di mixare molte creatività visuali e testuali e che, pertanto, necessitano di più tempo per essere valutati. Per questo il consiglio che ti dò è quello di inserire negli annunci Google delle creatività sia testuali che visuali che hanno avuto ottimi risultati su Facebook sia in termini di CTR che di performance.

Su Facebook

1)Utilizza keywords sulle quali biddi su Google ads

Su Facebook scrivi headline e copy (anche nelle immagini) che contengano keyword sulle quali investiamo in google ads. L’algoritmo di Facebook legge i nostri testi e le nostre immagini, pertanto usare kw specifiche e che sappiamo avere interessanti volumi di ricerca/risultati potrebbe aiutare l’AI a individuare cluster di utenti fortemente interessati.

2) Utilizza in remarketing il pubblico che proviene da Google (specie se lavoriamo di search)

Fare remarketing su facebook ad un pubblico che ci ha conosciuto tramite Google ha alta probabilità di conversione in quanto l’utente è già molto vicino al nostro prodotto/servizio (che ha ricercato in maniera attiva) e necessita solo di un’ultima spintarella.

3) Crea un pubblico lookalike degli utenti Google

Google risponde a una domanda diretta fatta dall’utente. Sfruttare tale pubblico per creare un pubblico sosia potrebbe portare a colpire utenti con i medesimi bisogni.

Conclusione

La customer journey è sempre più multicanale e multidevice.

I funnel di vendita sono sempre più lunghi ed elaborati con una fase di considerazione articolata (ricorda l’immagine del messy middle).

L’obiettivo di ogni brand deve essere quello di spingere ulteriormente gli utenti nelle fasi successive del processo di acquisto, fino a portarlo alla conversione.

Diventa fondamentale avere una strategia multicanale che consenta di essere presente, nel giusto modo, in ogni fase e permetta di essere sempre la “scelta preferita” dall’utente dalla fase di scoperta a quella di acquisto.

In questo articolo vi ho parlato di Google e Facebook in particolare, in quanto costituiscono in generale la principale fonte di traffico paid. Ma, come saprai, non sono gli unici canali utilizzabili, ad esempio potremmo usare anche tik tok e pinterest.

È fondamentale capire qual è la propria situazione di partenza, quali sono le risorse a disposizione e i propri obiettivi specifici, costruire quindi la strategia più efficace per il progetto che delineerà, di conseguenza, i canali più in linea per raggiungere i risultati attesi nel breve e nel lungo periodo.

Scritto da:
Elisabetta Gallucci

Commenti

  1. Carmine ha detto:

    Salve
    Articolo molto interessante complimenti
    Un piccolo dubbio, leggendo magari mi è sfuggito
    Negli spunti pratici, come si costruisce su Facebook un pubblico che proviene da campagne su Google Ads?
    In sostanza, come intercetto gli utenti che cliccano su un nostro annuncio derivante da una campagna su Google per inserirli in una custom audience su Facebook?
    Posso sfruttare qualche parametro nell’URL?
    Grazie

    • Loop ha detto:

      Ciao Carmine, grazie per aver letto l’articolo!
      se usi la codifica automatica di google ads, quindi non usi utm sul canale google, su fb crei un pubblico che targetizzi “url contiene gclid”.

      Se invece usi gli utm, allora intercetti le url con quei parametri e il pubblico in quel caso è molto più profilato perché riesci ad essere più chirurgico in base al tipo di campagna-utm che hai usato 🙂

  2. Fiorenza ha detto:

    Ciao, mi sfugge il passaggio di come creare un pubblico di remarketing su Google di chi ha interagito con gli annunci Facebook. Si deve usare un’integrazione per mettere in comunicazione le due piattaforme, tipo Zaiper?

    • Loop ha detto:

      Ciao Fiorenza,
      grazie per il tuo commento.
      No in realtà è qualcosa di molto più semplice 🙂

      Basta andare in Google Analytics e creare un segmento di pubblico con la condizione “pagina di destinazione contiene” e inserisci uno o più utm che sei solita usare per identificare il traffico social paid.

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