5 consigli per aumentare il CTR delle tue Facebook Ads

10 minuti   Facebook Ads

By Moreno Belotti

5 consigli per aumentare il CTR delle tue Facebook Ads

Di cosa parleremo oggi

Il CTR è LA metrica fondamentale per comprendere le performance delle tue creatività.

Molti marketer si concentrano solo sui tecnicismi dimenticando che la comunicazione, e quindi la vendita, si basa principalmente sul contenuto e sulla forma dei messaggi che lanciamo!

In questo articolo scopriremo quindi come aumentare il CTR delle tue ads e andare finalmente a profitto con la pubblicità online.

CTR, quale scegliere?

Come disse Kobe Bryant: ”Never get bored with the basics”.
Quindi, let’s start from the basics!

Facebook nelle sue dashboard ci offre la possibilità di analizzare diversi tipi di CTR, acronimo di Click-Through Rate.

CTR, quale scegliere?

Abbiamo due differenze principali:

Il “CTR (tutti i clic)” è un dato che ci restituisce la percentuale di volte in cui le persone hanno visto l’inserzione ed eseguito un “Clic (tutti)”. Per “Clic (tutti)” si intendono click sui link ma anche tutti gli altri tipi di azione che si possono compiere sulla piattaforma, come like, condivisioni, commenti, etc.

Il “CTR (tasso di click su link)” invece prende in considerazione esclusivamente i clic sul link che hanno reindirizzamento a destinazioni esterne dalla piattaforma.

Quale metrica è quindi più rilevante?

Il “CTR (tutti i clic)” ci dà un’idea di quanto la nostra inserzioni crei buzz ed engagement all’interno della piattaforma, che è importante, ma non sempre si traduce in performance migliori.

Dobbiamo quindi tenere sempre in considerazione il “CTR (tasso di click su link)” come metrica chiave perché il requisito fondamentale per le nostre vendite è, chiaramente, che i nostri utenti visitino il nostro sito web.

Il “CTR (tutti i clic)” ci dice quanto siamo stati bravi a creare interesse; il “CTR (tasso di click su link)” ci indica quanto è stata efficace la nostra comunicazione nel convincere l’utente a proseguire nella raccolta di informazioni e a indirizzarlo in maniera chiara e precisa dove vogliamo noi: la sales page!

Cos’è l’Ad blindness e perché è importante

Chiarito questo prerequisito tecnico, prima di andare nel pratico e scoprire quali sono i 5 consigli per aumentare il CTR, è necessario avere chiaro anche il concetto teorico chiave di “Ad blindness”, in italiano, “Cecità cognitiva”.

In questo modo potremo capire il perché dell’efficacia dei nostri 5 consigli per aumentare il CTR delle ads ed essere quindi autonomi in caso di future modifiche all’interfaccia utente e/o alla user experience dei Social su cui facciamo pubblicità.

La Ad blindness, o Banner blindness, è quel fenomeno per il quale i visitatori di un sito web, social compresi, finiscono per ignorare in maniera più o meno conscia banner pubblicitari e altre forme di annunci simili.

Siamo costantemente, e sempre più, bombardati da informazioni e contenuti da molteplici fonti.

Siamo costantemente in sovraccarico cognitivo. L’evoluzione non ci ha preparato a vivere in mezzo a schermi e altoparlanti!

Cos’è l’Ad blindness e perché è importante

Ogni informazione sensoriale che riceviamo deve essere elaborata dal nostro cervello ed ogni elaborazione richiede un consumo energetico… ma la nostra energia ha un limite!

È a questo punto che intervengono filtri inconsci e bias cognitivi. Ci serve un modo rapido e semplice per filtrare ciò che ci è utile da quello che è tossico e ci serve farlo in maniera poco dispendiosa, quindi in maniera inconscia e non razionale. Ragionare e prendere scelte richiede un sacco di energia, non possiamo farlo su ogni input che la nostra mente riceve (quanto è faticoso scegliere un film su Netflix?).

Uniamo tutto questo con il fatto che la pubblicità è spesso tossica, insinua desideri indesiderati, ci induce all’acquisto di oggetti inutili ed ad aprire il portafoglio.

Per questi motivi sviluppiamo quindi la tendenza a “non vedere” tutti quei contenuti che per esperienza pregressa hanno degli elementi comuni categorizzati nella nostra testa come spam.

Esempio: se una persona, ogni volta che si rivolge a te, si rapporta con richieste o contenuti da te non apprezzati, dopo un po’ di tempo potrai notare che quando quella persona parla farai dannatamente fatica ad ascoltarla attivamente senza perdere l’attenzione. La tua mente ti sta proteggendo.

Questo meccanismo scatterà riconoscendo il solo suono della sua voce, ancor prima di valutare razionalmente il contenuto del suo messaggio.

Per farsi notare un advertiser deve lavorare su questi aspetti. La voce di una persona è la forma del tuo contenuto. Prima ancora che gli utenti valutino la tua offerta devono scegliere inconsciamente di prestare attenzione alla tua pubblicità.

Vinci l’attenzione

Devi vincere l’asta dell’attenzione con i tuoi competitor diretti e lo puoi fare seguendo i punti 1 dei 5 consigli per aumentare il CTR delle tue ads. In questo modo aumenterai il tuo “CTR (tutti i clic)”.

Una volta catturata l’attenzione dell’utente dovrai però mantenerla! Fallo seguendo il punto 2 e 3.

Oltre a mantenere l’attenzione dovrai fornire in breve tempo dei contenuti che siano convincenti e abbiano un’offerta vincente. Per trovare elementi che creino trust e stimolino l’utente a compiere l’azione desiderata segui il punto 4.

Per una offerta vincente lavora sul tuo business, studia il tuo target e i competitor.

Ci siamo, ce l’abbiamo quasi fatta!
Ma attenzione! Cerchiamo di non perdere per strada nessuno!

Come ci racconta la giornalista Lisa Iotti, nel suo libro «8 secondi. Viaggio nell’era della distrazione»:

“La nostra soglia di attenzione è di 8 secondi, meno di un pesce rosso”

E’ arrivato quindi il momento di premiare il nostro utente, è stato molto bravo ad arrivare fino in fondo, risparmiamogli la fatica di capire come fare a procedere.

Indirizziamo al meglio la sua scelta con una Call To Action chiara! (Vedi punto 5).

Vuoi migliorare i risultati delle tue Facebook Ads?


Ok! Ora siamo pronti per la pratica, ecco a te 5 modi per aumentare il CTR delle tue ad (in ordine logico).

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ads

Cattura l’attenzione!

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad

A livello pratico possiamo lavorare su due elementi delle nostre creatività: Testo e Visual.

A livello testuale nella sezione “above the fold” del tuo copy usa parole chiave, frasi forti e un utilizzo della grammatica insolito (senza uscire fuori policy, usare testo in grassetto o font non previsti da Facebook è il trucco migliore per farsi bannare). Valuta l’utilizzo di emoticon.

Esempio: “💔 Quando devo baciarla? Una delle domande più frequenti… MA, noi abbiamo la risposta! […]”

Per quanto riguarda la parte visuale hai due opzioni diverse.

Puoi scegliere di interrompere lo scrolling annoiato e inconsapevole dell’utente mascherando le tue ads da contenuto organico virale oppure spaccare il feed con elementi grafici e colori davvero insoliti o immagini molto impattanti per il tuo target.

Per vestire la tua sponsorizzata da contenuto organico prendi spunto dai video che trovi nei vari social nelle sezioni dedicate alla scoperta di nuovi contenuti. Vai su Instagram, interagisci con un po’ di contenuti della tua nicchia e ricrea a livello formale i video che trovi nella sezione “esplora”. Puoi fare la stessa cosa su tutte le piattaforme social.

Dai una grande importanza alle copertine! Il frame che scegli è quello che deciderà le sorti della tua battaglia per l’attenzione. Se Facebook non ti offre nativamente delle opzioni valide crea la tua copertina con uno strumento di editing.

Per tradurre il tutto in pratica, dai un occhio alle copertine e ai contenuti di Julius Dein, è un vero mago!

Puoi utilizzare anche meme e contenuti informali se il tuo branding te lo permette, dai spazio alla creatività.

Se invece la tua immagine coordinata o il tuo prodotto non ti permettono un uso elastico dei contenuti puoi virare la tua scelta sull’utilizzo di grafiche fortemente impattanti.

Crea cornici grafiche con colori accesi e insoliti, non usare immagini scure, usa una color correction particolare. Devi essere diverso da tutte le altre ad! Vestiti da babbo natale ad agosto, l’utente non potrà fare altro che notarti.

Cerca di trovare il giusto compromesso tra performance e branding. L’estetica è spesso slegata dalle performance, contenuti “brutti” a volte performano meglio, ma nel lungo periodo un’immagine coordinata ben fatta e un posizionamento qualitativo portano sicuramente i loro vantaggi economici.

Scegli immagini che generino un’emozione forte coerente con offerta e buyer persona.

Puoi valutare anche l’utilizzo di volti con uno sguardo rivolto verso l’obiettivo della telecamera. Come puoi vedere dalle heatmap nelle immagini sottostanti siamo naturalmente portati a seguire ed essere attratti dallo sguardo altrui.

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad
5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad

(Il colore rosso ci mostra il luogo dove viene maggiormente rivolto lo sguardo dell’osservatore)

Testa formati che occupano gran parte dello schermo. La maggior parte delle sessioni avviene da mobile. Testa ad esempio dei contenuti con un rapporto 4:5 invece che 1:1, occupando più spazio sullo schermo potresti catturare l’attenzione più facilmente.

Mantieni l’attenzione

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad

Se utilizzi dei video fornisci un motivo per continuare la visualizzazione entro i primi secondi, ricordi che siamo peggio dei pesci rossi o non eri attento? Hai pochissimo tempo.

Per farlo usa frasi brevi e d’impatto, less is more, con un po’ di limatura potrai ridurre un concetto in poche parole.

Avere un’introduzione lenta in un video è un grave errore, serve un ritmo serrato e ipnotico. Sui social non guardiamo film, non serve creare suspance. Vogliamo tutto e subito! (lo so che hai sofferto prima di arrivare a questi punti)

Per farlo puoi cambiare clip e inquadrature ad una velocità elevata e/o usare transizioni particolari.

Distinguiti!

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad

Offri valore intrattenendo l’utente. Dimostrati competente, mostra la tua value proposition. Durante la creazione delle tua ad armati di empatia, mettiti nei panni dell’utente e chiediti: ”Perchè dovrei ascoltarti? Perché dovrei crederti? Perché dovrei scegliere te e non un tuo competitor?”

Altro elemento importante per coccolare l’utente è la personalizzazione del messaggio. Facebook ci permette di tracciare e segmentare le varie fasi della customer journey. Usa un tono di voce e dei contenuti adeguati alla fase del funnel. I tuoi utenti e la tua banca ti ringrazieranno.

Convincilo

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad

Nel body del tuo copy o nella fase centrale dei tuoi video colpisci l’osservatore nei suoi pain point, fai leva sulle emozioni. Non elencare le features del tuo prodotto, per quello c’è la landing page, inoltre, non è molto attrattivo:

A: “Sono alto 1.79, peso 67 kg, ho 25 anni e vivo a Milano”.
B: “Amo la libertà in ogni sua espressione. Credo nella compassione e nell’accettazione di ciò che è diverso.”

Quale descrizione di me preferisci?

Direi la seconda no? Gli stessi concetti valgono per il tuo prodotto. Parla dei valori del tuo brand, del tuo perché, della tua mission e della tua vision.

Dai al tuo cliente un motivo per essere orgoglioso di mostrare il tuo prodotto e il tuo logo legato alla sua immagine come simbolo della vostra comune visione del mondo.

In questa fase è arrivato inoltre il momento di sfruttare altri bias cognitivi, utilizza le leve di marketing che hai a disposizione, come ad esempio scarcity e urgency.
Studia i vari bias e trova il modo di sfruttarli nelle tue ads.

Alcuni esempi:

L’effetto bandwagon, cioè la considerazione secondo cui le persone spesso compiono alcuni atti o credono in alcune cose solo perché la maggioranza della gente crede o fa quelle stesse cose, diventerà nel tuo copy: ”Oltre 2350 studenti hanno già comprato il nostro corso e ottenuto risultati”

Il bias di ancoraggio, o trappola della relatività, è un bias per il quale nel prendere una decisione tendiamo a confrontare solo un insieme limitato di elementi: l’errore è quello di ancorarsi, cioè fissarsi su un valore che viene poi usato, arbitrariamente, in modo comparativo, cioè come termine di paragone per le valutazioni in atto, invece che basarsi sul valore assoluto.

Questo bias può essere utilizzato per fissare, appunto, un ancora: ”Il valore di questo corso è di 1270€ ma potrai acquistarlo in offerta a 970€ solo per 5 giorni”

Non importa che l’utente sia più o meno consapevole del fatto che nulla ha un valore oggettivo, la sua mente sarà ancorata a quella cifra e il prezzo sembrerà inconsciamente più vantaggioso.
Da un punto di vista tecnico puoi aumentare l’efficacia delle tue creatività creando una campagna “CTR Booster”.

Le campagne con obiettivi di conversione sono da prediligere in fase di suddivisione del budget ma, concentrandosi sull’obiettivo selezionato, trascurano le interazioni sui tuoi contenuti.

Per ovviare a questo problema, a supporto del tuo intero funnel, puoi creare una campagna ad interazione che riempirà a basso costo le tue ad di like, reaction e commenti. Elementi utili come riprova sociale, che alzeranno il CTR delle tue ads.

Guidalo

5 consigli per aumentare il CTR delle tue ad

Siamo spesso stanchi, distratti, pigri ed annoiati quando guardiamo i social.

Abbiamo bisogno di indicazioni chiare e precise. Nella composizione dei tuoi contenuti visuali utilizza elementi grafici, spacing e dimensioni per guidare lo sguardo del tuo utente verso il punto in cui deve cliccare.

Per farlo in maniera ottimale personalizza i formati dei tuoi contenuti in base ai posizionamenti. La call to action nelle stories è diversa rispetto a quella nel feed.

Sii il più esplicito e chiaro possibile!
Quindi ora, clicca qui, compila il form e scala il tuo business in maniera profittevole!

Scritto da:
Moreno Belotti

Commenti

  1. Terence ha detto:

    Complimenti per l’articolo. Consigli interessanti, utili e non banali.

    Solo su un punto non sono convinto: personalmente, l’utilizzo di font diversi e del grassetto nel testo (ad esempio con yaytext o lingojam) mi sembra attirare maggiormente l’attenzione rispetto al normale testo di Facebook. L’utente scrollando percepisce qualcosa di diverso ed è più portato a soffermarsi vedendo ad esempio 𝖚𝖓 𝖙𝖊𝖘𝖙𝖔 𝖈𝖔𝖘𝖎̀.
    È forse lo stesso Facebook a penalizzare chi utilizza questi font?

    Grazie.

    • Loop ha detto:

      Ciao Terence, grazie 🙂
      A livello teorico l’utilizzo di caratteri diversi ha senso ma a livello pratico non è possibile in quanto è contro le policy di Facebook. Un ad con questo testo è a rischio ban! Questo perché Facebook tutela l’esperienza dell’utente e avere post e Ads con font e caratteri speciali renderebbe la piattaforma troppo caotica, poco funzionale e esteticamente sgradevole

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