
5 Esempi di Eventi Custom per migliorare le tue Facebook Ads


Di cosa parleremo oggi
Come saprai Facebook ha uno strumento molto interessante che ci permette di tracciare e monitorare le attività dell’utente post-click sul sito di destinazione delle nostre ads.
Lo strumento si chiama Meta Pixel (ex Facebook Pixel) e non è altro che un codice da inserire all’interno del nostro sito.
Scopriamo insieme i 5 Eventi Custom del Meta Pixel che miglioreranno le tue performance.
Cosa sono gli eventi del Meta Pixel
Ogni volta che un utente compie un’azione su un sito può essere tracciata e rispedita indietro a Facebook che userà quelle informazioni per due scopi principali: kpi per reportistica (visualizzazioni di landing page, aggiunte al carrello, lead, acquisti, ecc.) e dare segnali all’algoritmo per ottimizzare la delivery dei singoli annunci.
Facebook ci offre una serie di Eventi Standard (quindi già integrati) che riporto qui sotto:
Fonte: Pagina dedicata agli eventi standard di facebook.com
Grazie a questi eventi, come si capisce bene dalle descrizioni fornite da Facebook, possiamo avere a disposizione dati preziosi per capire il comportamento degli utenti sul nostro sito e, a livello di report, monitorare le performance dei nostri annunci.
NOTA: Non scenderò nei dettagli tecnici sull’installazione del Meta Pixel, per quello vi rimando ad una guida del mio amico e grande esperto di tracking Enrico Chiolo, chiara e super esaustiva su come integrare il Pixel su un sito web.
Fatta questa doverosa premessa sugli eventi che Facebook ci mette a disposizione passiamo al motivo per cui scrivo questo articolo: scopriamo i 5 Custom Events del Meta Pixel che miglioreranno le tue performance.
A cosa servono gli Eventi Custom?
Come per gli Eventi Standard, quelli Custom ci aiutano a dare informazioni all’algoritmo e a creare Custom Conversion da poter utilizzare per creare dei pubblici personalizzati (es. tutti gli utenti che hanno cliccato su una specifica CTA all’interno di una pagina).
C’è da tenere in considerazione che dopo l’avvento di iOS14 e l’ATT, sul Business Manager si possono prioritizzare solamente 8 Eventi di Conversione (Standard e Custom). Considerando che in genere 4 o 5 di questi saranno eventi standard (es. per un’e-commerce: View Content, Add To Cart, Initiate Chekout, Purchase), avremo a disposizione solamente 2-3 slot per inserire le nostre custom conversion. Come ho appena detto, i custom events danno segnali all’algoritmo e quindi non possono che essere comunque utili alle performance delle nostre campagne. L’AI di Facebook imparerà a capire i passaggi intermedi di un utente e sarà in grado di usare questi dati per mostrare i nostri annunci a persone sempre migliori per il nostro obiettivo.
Passiamo alla pratica: 5 Esempi di Eventi Custom per migliorare le tue Facebook Ads
Scroll % sulla landing page
Un elemento che ci può aiutare a capire l’interesse più o meno avanzato di un utente rispetto al nostro prodotto o servizio è la percentuale di scroll sulla nostra landing: un utente che atterra sulla nostra pagina e non scrolla o non raggiunge nemmeno la metà della landing, probabilmente, è atterrato per sbaglio oppure, già dalla parte alta della pagina, ha capito di non essere interessato.
Installando uno o più eventi custom che misurano varie percentuali di scroll e creando una custom audience possiamo, per esempio, intercettare in remarketing solo gli utenti che hanno “scrollato” almeno il 60% della pagina.
Esempio di codice per Google Tag Manager:
<script>
fbq(‘trackCustom’, ‘Scroll60’);
</script>
Tempo di permanenza sulla landing page
Un altro parametro che ci aiuta a determinare la qualità di un utente che atterra sulla nostra landing page è senza dubbio il tempo che una persona resta a consultarla: in genere minore sarà il tempo minore è l’interesse.
Per questo possiamo misurare vari momenti di permanenza: esempio 30, 60 e 90 secondi.
Stesso ragionamento anche qui: potremmo usare la custom audience di tutti gli utenti che restano sulla landing almeno 60 secondi come pubblico di remarketing o per creare una lookalike (potrebbe interessarti il mio articolo sull’uso delle lookalike).
Esempio di codice per Google Tag Manager:
<script>
fbq(‘trackCustom’, ‘TimeOnPage60’);
</script>
Clic su CTA specifica
Alcune CTA come “Aggiungi al carrello”, “Acquista”, “Invia Messaggio” sono già tracciate dagli eventi standard di Facebook. Sulla nostra landing page o scheda prodotto potremmo avere delle CTA personalizzate come ad esempio “Scopri i dettagli del prodotto” oppure “Simula la tua rata”.
Anche in questo caso è interessante tracciare chi clicca su una CTA per capirne le intenzioni più o meno avanzate rispetto al nostro prodotto o servizio: una persona che arriva a voler simulare il finanziamento è teoricamente più interessata rispetto ad un’altra che sta sulla pagina e poi va via.
Un altro utilizzo interessante è tracciare il clic sulla CTA di un popup, per esempio.
Come sempre anche qui possiamo creare custom conversion e custom audience.
Esempio di codice per Google Tag Manager:
<script>
fbq(‘trackCustom’, ‘ClicCTA’);
</script>
Visualizzazione di un elemento specifico
Un altro evento personalizzato interessante lo possiamo tracciare alla visualizzazione su schermo (desktop, tablet o smartphone che sia) di un determinato elemento della nostra pagina.
Ad esempio, sulla nostra landing c’è una sezione dedicata all’offerta di un prodotto: il fatto che sappiamo che l’utente l’ha vista ci indica che quest’ultimo ha avuto l’informazione sul costo del nostro prodotto e c’è sicuramente differenza tra una persona che ha informazioni descrittive di un prodotto/servizio ed un’altra che conosce anche il prezzo.
Sempre tramite Google Tag Manager possiamo creare quindi un evento che si attiva nel momento in cui una determinata classe o ID di un elemento viene visualizzata sullo schermo. Possiamo inoltre decidere la percentuale di visibilità dell’elemento ed il tempo di permanenza dello stesso sul display.
Esempio di codice per Google Tag Manager:
<script>
fbq(‘trackCustom’, ‘ViewPriceSection’);
</script>
Play o avanzamento di un video incorporato da YouTube
Comunemente sulle landing page, ma anche sulle schede prodotto può esserci incorporato un video di presentazione del prodotto o del servizio. Tracciare tutti gli utenti che mettono il play al video può essere interessante per individuare azioni avanzate e significative.
Inoltre possiamo anche tracciare l’avanzamento del video, cioè quanti secondi o che percentuale di video l’utente ha visto.
Anche in questo caso è GTM ad aiutarci a farlo.
Esempio di codice per Google Tag Manager:
<script>
fbq(‘trackCustom’, ‘PlayVideoYT’);
</script>
Conclusioni
Bene, spero come sempre di esserti stato utile e spero di essere riuscito a trasmettere l’importanza di dare segnali maggiori all’algoritmo di Facebook che non farà altro che beneficiarne e restituirti performance migliori.
Se hai domande oppure suggerimenti per altri custom events interessanti scrivi qui sotto nei commenti e ne discutiamo insieme.
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