
5 consigli per migliorare le Facebook Ads per eCommerce


Di cosa parleremo oggi
Facebook advertising è in costante cambiamento ed è importante rimanere sempre al passo per poter ottimizzare al meglio la propria struttura di account e capire come rendere più efficienti le campagne già in essere.
Ecco quindi 5 consigli per migliorare le tue Facebook Ads per eCommerce.
Introduzione
Non è mai facile capire come poter aumentare il volume e la qualità del traffico. Chiaramente questo dipende dalla strategia macro che si sta attuando.
Per poterla massimizzare, bisogna tenere a mente dei principi cardini che possono essere sempre utili quando cerchiamo di migliorare le nostre campagne.
Ogni volta che pensate di aver fatto tutto il possibile, c’è sempre qualcosa in più che può essere fatta per migliorare le Facebook Ads per eCommerce.
In questo articolo vedremo 5 consigli per poter migliorare ciò che state già facendo.
Limitate il vostro retargeting nelle Facebook Ads per eCommerce
Per quanto possa sembrare controintuitivo, limitare le proprie campagne di retargeting evitando di targetizzare audience relativamente vecchie (tutto ciò che è dopo i 30 giorni) può aiutarvi ad ottimizzare le vostre Facebook Ads per eCommerce.
Ovviamente la conditio sine qua non è che non escludiate audience di remarketing dalle vostre campagne TOFU. Io personalmente cerco sempre di escludere solo chi ha già acquistato e di non escludere altro tipo di audience in acquisizione.
Se non escludete un determinato tipo di audience, questa viene comunque ritargetizzata dalla vostra campagna di acquisizione. Alla fine, quindi, finireste con l’avere un ibrido di campagna TOFU-remarketing dove, però, la frequenza non si alzerà velocemente come qualsiasi altra campagna di remarketing.
Ora, non sto assolutamente dicendo di non fare retargeting. Anzi, cercate di limitarle e provate a non escludere audience troppo datate in TOFU poiché le vostre CPA sicuramente miglioreranno.
La specificità converte
Il tasso di conversione delle tue campagne e del tuo sito è principalmente dovuto alla tipologia di comunicazione che utilizzi e a quanto riesci a far percepire utile e desiderabile il tuo prodotto a chi interagisce con il tuo brand.
Per quanto possa sembrare una frase fatta, se proviamo a vendere a tutti quanti, non stiamo vendendo a nessuno. Ed è proprio così!
Ci sono tante soluzioni meno costose e con le stesse features dei tuoi prodotti e, se non riesci a differenziarti e posizionarti su una nicchia/target specifico, difficilmente riuscirai a vendere efficacemente ed esprimere il tuo massimo potenziale.
Se riesco a parlare la stessa “lingua” di una fetta specifica di mercato, quegli utenti avranno molte meno frizioni ed obiezioni quando rifletteranno se acquistare il mio prodotto o quello di un competitor, nonostante abbiano accesso ad alternative meno costose e più facilmente reperibili.
Il mio consiglio in questo caso è quello di partire dalle buyer personas di riferimento e creare copy e creatività che siano quanto più coerenti ed in linea possibile con il target.
Partire dalle ottimizzazioni tecniche
Prima di iniziare a produrre o pianificare la produzione di nuovi asset creativi e non, è utile fare un’analisi tecnica dell’account: ciò che è stato fatto e non, quello che ha funzionato e quello che invece non ha funzionato.
Se vi ritrovate a lavorare in un account con campagne già attive, è sensato limitarsi a fare delle piccole modifiche alle campagne senza però stravolgere l’equilibrio dell’account sin dal giorno 0.
Questo vi permette di testare tutto in maniera più progressiva e serena dandovi la possibilità di capire meglio a cosa sono dovuti alcuni miglioramenti o peggioramenti nelle performance del business. E non solo. Questo vi permette anche di organizzare il vostro lavoro in maniera più pulita.
Da un punto di vista tecnico, queste sono le variabili che comunemente vedo non essere testate o sfruttate al massimo:
- Evento di ottimizzazione corretto;
- Nessun test di diverse finestre di attribuzione;
- Nessun test di formati diversi di inserzione (catalogo, DABA, collezioni, etc);
- Nessun test con bid manuali (a volte possono essere utili);
- Scelta errata delle audience.
Queste prime ottimizzazioni possono essere un ottimo punto di partenza per dare una svolta positiva da subito alle campagne dell’account senza però fare grandi stravolgimenti.
Creare advertorial e pagine di atterraggio alternative alla pagina prodotto
Per ridurre i CPM e diversificare i touchpoint del proprio brand con il traffico proveniente da Facebook, sviluppare e testare pagine di atterraggio alternative alla propria pagina prodotto può rivelarsi essere un’ottima soluzione.
Alternative alle classiche pagine prodotto possono essere: advertorial, Landing page, quiz funnels, etc.
I vantaggi principali sono:
- Utenti più consapevoli;
- Possibilità di alzare l’AOV;
- Abbassare i CPM;
- Ottenere più dati sui propri utenti.
In diversi progetti stiamo utilizzando advertorial e quiz funnel e le CPA sono calate drasticamente.
Migliorare l’esperienza post-click
Può capitare molto spesso che vi troviate a lavorare su un account con landing page non ottimizzate per il traffico a pagamento o su uno store in Shopify che necessiti di miglioramenti a livello di UX/UI.
Purtroppo, se pur questa parte non sia direttamente legata alle attività di Facebook Ads per eCommerce, se vogliamo garantire il successo delle nostre campagne, dovremmo assicurarci che anche l’esperienza post-click degli utenti sia curata nei minimi dettagli.
Possiamo anche avere le campagne più ottimizzate e con le inserzioni più efficaci, ma se il traffico poi non convertirà la colpa ricadrà sempre sull’advertiser.
Questa è probabilmente l’area del business più complessa e lunga da ottimizzare e perciò richiederà inevitabilmente più tempo, quindi nel frattempo, per ottimizzare l’account, vi consiglierei di lavorare sulle prime 3 aree.
Per ottimizzare al meglio l’esperienza post-click, vi consiglio di concentrarvi su:
- Velocità di caricamento;
- Presenza di social proof;
- UX: la customer journey attuale ha senso? Oppure è troppo lunga/breve?
- UI: la navigazione è fluida e rapida? Può essere migliorata?
Conclusione
Migliorare le performance delle proprie Facebook Ads per eCommerce è un lavoro che richiede competenze tecniche, comunicative e strategiche.
Bisogna sempre tenere conto del fatto che oltre le possibili ottimizzazioni tecniche, gli utenti vedono ed interagiscono con i copy, le creatività, le offerte e le pagine di atterraggio che utilizziamo.
Se non ottimizziamo come prima cosa queste risorse sarà complicato far sì che le nostre campagne possano performare bene.
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